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Come vedere se la TV è DVB-T2

Ti sei accomodato pacificamente sulla tua poltrona dopo una giornata che definire stancante è un eufemismo. Sei pronto a goderti il tuo show preferito in TV, quando accade l’impensabile. Il canale sul quale ti vorresti sintonizzare sembra sparito dall’elenco. Questo ti ha lasciato addosso un senso di amaro che rende definitivamente da archiviare la giornata nera appena trascorsa.

Ma che è successo di preciso al tuo televisore? Perché è impazzito all’improvviso? Google come sempre è a tua disposizione, e ti basta inserire la dicitura canali che spariscono all’improvviso sul televisore per capire che non sei di fronte a uno strano scherzo del destino che oggi pare volersi accanire su di te. Semplicemente stai assistendo al nuovo processo che sta portando le reti televisive a modificare le proprie frequenze di trasmissione.

La buona notizia è che forse ti basta risintonizzare i canali per ripristinare il tutto, quella brutta è che si avvicina il termine oltre il quale la semplice risintonizzazione non basterà. Dal gennaio del 2023, infatti, per poter vedere ancora la tua trasmissione preferita dovresti disporre di un televisore o di un decoder compatibile con il nuovo standard DVB-T2.

Ma come vedere se la TV è DVB-T2? E soprattutto, cosa si intende per DVB-T2 e perché sta avvenendo questo ennesimo cambiamento che mette a dura prova la nostra pazienza?

Indice 


  1. Cosa si intende per DVB-T2
  2. Passaggio dalla TV analogica a quella digitale
  3. Presupposti per il passaggio dallo standard DVB-T allo standard DVB-T2
  4. Supportare il formato MPEG-4 significa che la TV è DVB-T2?
  5. Come vedere se una TV è DVB-T2
  6. Controllare bollini, scatola originale e manuale della TV
  7. Internet
  8. Canali test
  9. Incentivi per l’acquisto di una TV DVB-T2
  10. Conclusioni

Cosa si intende per DVB-T2

Se come me siete un po’ a digiuno di tecnologia cercare di capire qualcosa in un mare di termini come switch off, DVB -T2, DVB -T, banda di trasmissione, diventa ostico. Tuttavia, con un po’ di buona volontà e col giusto supporto si può vedere chiaro anche nel buio della nostra “ignoranza”. Per poterci però muovere con disinvoltura e arrivare a capire se la nostra TV è DVB-T2, è utile proiettarci all’interno di questi cambiamenti che stanno entrando a far parte del nostro quotidiano; per riuscirci cominciamo col fare un passo indietro nel tempo.

Passaggio dalla TV analogica a quella digitale

Tra il 2008 e il 2012 in Italia, in seguito a una decisione della Commissione Europea, si è assistito al cosiddetto “passaggio al digitale terrestre”, che ha visto fare la sua comparsa in molte famiglie dell’ormai usuale decoder o direttamente di un nuovo televisore con decoder integrato.

Questo processo graduale è cominciato con una fase intermedia detta switch over, in cui i canali digitali e quelli analogici hanno convissuto, e che ha portato allo spegnimento sul segnale analogico di un canale Rai e uno Mediaset; ad esso è seguito il cosiddetto switch off che ha portato allo spegnimento definitivo del segnale analogico. Il tutto è stato calendarizzato, regione per regione, in modo da non creare eccessiva confusione.

Nonostante il disagio che il processo ha portato, gli italiani alla fine hanno comunque apprezzato i vantaggi derivanti dal passaggio dalla TV analogica a quella digitale in standard DVB-T ; grazie ad esso è infatti migliorata la risoluzione e la qualità delle immagini trasmesse e aumentato il numero dei canali disponibili, e quindi la possibilità per gli utenti di avvalersi di una scelta più ampia e variegata.

Presupposti per il passaggio dallo standard DVB-T allo standard DVB-T2

Passando dal sistema di trasmissione DVB-T del vecchio digitale allo standard DVB-T2 del nuovo digitale terrestre si avrà un risparmio di spazio nelle singole frequenze, che permetterà di destinare la banda di trasmissione dei 700MHz alla rete mobile, che la impiegherà per il 5G. Il refarming della banda 700 MHz , cioè la liberazione delle frequenze comprese tra i 694 e i 790 MHz, ha già richiesto, dal 30 giugno 2022, una risintonizzazione dei canali, e ha visto associare ai primi numeri del telecomando quelli in HD.

Se proprio vogliamo essere precisi, bisogna dire che già dal 20 ottobre 2021 per molti programmi e canali è stata attivata la codifica MPEG-4 che permette di visualizzare soltanto i canali in alta definizione. Tutto questo significa che chi non possiede un televisore compatibile con l’alta definizione li vedrà oscurati. Questo è senz’altro il primo segnale che porta a vedere se la tua TV è DVB-T2  o no, perché già non supportare l’HD significa avere a che fare con un televisore o decoder molto vecchio che, una volta avvenuto lo switch off, la cui data è prevista per tutta Italia per il 1 gennaio 2023, sarà inservibile.

Supportare il formato MPEG-4 significa che la TV è DVB-T2?

 

Come vedere se la TV è DVB-T2: immagine 1

Molti televisori che supportano il formato MPEG-4 non sono TV DVB-T2. Tuttavia potrebbero continuare a funzionare dopo la fatidica data del 1 gennaio 2023. A questo punto molti potrebbero chiedersi perché porsi il problema se la TV è o no DVB-T2.

Bisogna porselo perché, una volta avvenuto il passaggio, dovrebbero essere trasmessi programmi che utilizzano il codec video HEVC molto più efficiente rispetto all’MPEG-4 in quanto richiede meno banda di trasmissione a parità di qualità e definizione delle immagini; se la vostra TV non è DVB-T2 tali trasmissioni non saranno visibili.

Come vedere se una TV è DVB-T2

Sono diversi i metodi a nostra disposizione per verificare se il nostro televisore è DVB –T2, esaminiamo insieme quali sono.

Controllare bollini, scatola originale e manuale della TV

Chi ha acquistato una TV o un decoder dopo il 22 dicembre 2018 dovrebbe essere a posto visto che, per legge, da questa data non potrebbero essere venduti televisori che non supportino il DVB-T2 e il formato di compressione video HEVC. Tuttavia è sempre meglio controllare, e per farlo la cosa più semplice è verificare  la presenza di un bollino sul retro dell’apparecchio che certifichi che si tratta di una TV  DVB-T2 HEVC. Per chi avesse la mania di staccare le etichette, si può comunque verificare se TV o decoder possedessero questo bollino collegandosi alla pagina del sito DGTVi. Una volta dentro basta effettuare questi semplici passaggi:

  1. Selezionare dal menù la voce lativù;
  2. Cliccare su I bollini;
  3. Inserire marca e modello nelle apposite caselle;
  4. Premere su Cerca.

Se appartenente a quel gruppo di persone precise che amano conservare per qualunque evenienza gli imballaggi dei propri elettrodomestici,  potrete anche verificare se appaiono le specifiche tecniche dell’apparecchio. Quindi anche per quello che ci riguarda, le scritte DVB-T2 HEVC Main 10 o anche DVB-T2 H.265 Main 10/10 bit. Nel caso tutto questo non fosse possibile vi rimane sempre da controllare il manuale delle istruzioni per capire se la TV è DVB-T2; lì sicuramente ci sarà scritto se l’apparecchio è compatibile o meno col nuovo digitale terrestre.

Internet

Come vedere se la TV è DVB-T2: immagine 2

Un altro metodo per verificare se la vostra TV è DVB-T2 è servirsi di internet. Potreste semplicemente fare una ricerca attraverso il motore di ricerca di Google. Basta inserire tutti i dati del vostro televisore, nome, marca e modello, e richiedendo le caratteristiche tecniche. In alternativa potreste collegarvi direttamente al sito del produttore. Qui troverete la maggior parte delle volte informazioni in merito al vostro problema, magari sotto la voce "sintonizzazione".

Canali test

Come vedere se la TV è DVB-T2: immagine 3

 Il metodo più comodo in assoluto per vedere se la TV è DVB-T2, quello che non vi fa perdere tempo a cercare imballaggi, manuali, o  smanettare su internet, consiste nell’utilizzare il telecomando del televisore e digitare '100' o '200', che corrispondono rispettivamente ai due canali test Rai e Mediaset.

Se sintonizzandovi su di essi vi apparirà uno sfondo blu con una schermata bianca con su scritto test HEVC Main 10, allora il vostro apparecchio è compatibile con la nuova piattaforma del digitale terrestre, e quindi siete a posto. Nel caso che digitando le suddette cifre non vi dovesse apparire nessuna canale, provate innanzitutto a risintonizzare il televisore e poi ripetete l’operazione. Se però vi apparisse una schermata completamente nera non vi resta altro che cambiare il vostro televisore o il digitale terrestre ad esso associato.

Incentivi per l’acquisto di una TV DVB-T2

Che fare se il nostro televisore non supporta la nuova piattaforma del digitale terrestre? Ci sono due possibilità per non restare davanti al nero del televisore dopo lo switch off del 1 gennaio. La prima è di sostituirlo con uno nuovo, la seconda di affiancargli un decoder di ultima generazione. Visto che, per quanti siano i vantaggi che questo nuovo sistema di trasmissione può portare, non tutti si possono permettere di stare dietro ai costi che richiede, il governo ha deciso di dare una piccola mano stanziando dei fondi per agevolare il processo di sostituzione del vecchio televisore o decoder.

Bonus disponibili

Si può scegliere tra i 3 tipi diversi di bonus messi a disposizione degli utenti per avere un agevolazione e cambiare i vecchi apparecchi:

  •  Bonus tv-decoder: disponibile fino al 31 dicembre 2022. Permette di avere uno sconto all’acquisto del nuovo televisore o del nuovo decoder compatibili con gli standard DVB-T2 HEVC Main 10. Il costo ammonta a 30€ che possono diventare 50€ se si propende per l’acquisto di decoder satellitari o di TV con integrato questo tipo di apparecchio. È destinato solamente ai cittadini con un ISEE che non supera i 20000 €.
  • Bonus rottamazione TV: Dal 23 agosto del 2021 questo bonus permette a tutti i cittadini italiani di usufruire di uno sconto del 20% nell’acquisto di un nuovo televisore compatibile con lo standard DVB-T2 se viene rottamato uno acquistato prima del 22 dicembre 2018. La cifra massima che può essere scontata non può superare i 100€.  Il bonus è valido sino al 31 dicembre 2022 salvo esaurimento anticipato delle risorse ad esso destinate. Per poterlo avere è necessario essere in regola con il pagamento del canone.
  • Bonus decoder a casa:  Destinato agli abbonati Rai con più di 70 anni e un pensione che non supera i 20000€ l’anno. Coloro che sono in possesso di questi requisiti, possono contare sul bonus per continuare a vedere i loro programmi preferiti. Dietro richiesta un nuovo decoder compatibile con la nuova tecnologia, verrà consegnato a domicilio. Si potrà avere chiamando il numero verde 800776883, recandosi presso un ufficio postale, o cliccando su https://www.prenotazionedecodertv.it/booking/ , tenendo a portata di mano il codice fiscale e la tessera sanitaria.

Conclusioni

Se hai verificato che il tuo televisore è compatibile con il nuovo standard DVB-T, e dopo la risintonizzazione, sei anche riuscito a vedere la fine del programma che tanto aspettavi, non ti si presenterà il problema del doverne acquistare uno nuovo di zecca a gennaio. Chissà se veramente il passaggio al tanto decantato nuovo digitale terrestre porterà o no dei vantaggi agli utenti; non resta che aspettare il nuovo anno per avere una risposta.

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